CATANIA - PROCURA, REGOLE PER COPIA ATTI AI GIORNALISTI

di Sarah Donzuso
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Da un lato la garanzia del diritto di cronaca, e dunque il diritto della collettività di essere informato, dall’altro lato i diritti della persona e le esigenze investigative. Tenendo conto di questi elementi il procuratore capo di Catania Francesco Curcio ha redatto un documento che mette nero su bianco le regole relative al rilascio degli atti del procedimento penale agli organi di informazione. In questo documento di sette pagine Curcio spiega in dettaglio criteri, casi e modalità, ricordando che è riservata al Procuratore l’espressione della valutazione della sussistenza dei presupposti che legittimino il rilascio di copia dei provvedimenti giudiziari agli organi di informazione che ne facciano richiesta. Il rilascio della copia sarà esclusivamente su supporto informatico, con pagamento di diritti corrispondenti a quelli previsti per le parti processuali. Il rilascio della copia, inoltre, non deve interferire con le investigazioni in corso e con l’esercizio dell’azione penale e deve avere luogo nel rispetto del segreto delle indagini e del principio di riservatezza e di tutela del diritto delle persone secondo un equo bilanciamento di questi diritti con il diritto all’informazione sulla base dei criteri e delle indicazioni sopra enunciate, anche ricorrendo alla apposizione di omissis ove necessario.

Possono essere forniti ai mezzi d’informazione: provvedimenti cautelari reali e personali e ogni altro provvedimento preso dal Giudice avente a oggetto la libertà personale una volta comunicati alle parti, ovvero il patrimonio dei soggetti sottoposti alle indagini, i provvedimenti pre-cautelari presi in via d’urgenza dal Pm (fermi e sequestri preventivi urgenti) una volta convalidati dal Giudice, nonchè gli atti conclusivi delle indagini (sempre dopo che gli stessi siano stati notificati alle parti) vale a dire avvisi di conclusione indagini, richieste di rinvio a giudizio e decreti di citazione a giudizio.

Sempre secondo quanto emerge dal documento del procuratore Curcio, occorre evitare ogni ingiustificata comunicazione di dati sensibili, assicurando l’osservanza del divieto di diffusione delle generalità dei minori e, più in generale, dell’obbligo della loro protezione. Bisogna evitare ogni ingiustificata diffusione di notizie e immagini potenzialmente lesive della dignità e della riservatezza delle vittime e delle persone offese dai reati, in particolare se minori.

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