A parlare è il Presidente della Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza, Giovanni Noto. Quest’ultimo, che è anche il primario del Pronto Soccorso di Ragusa mette in evidenza come la situazione vissuta da lui e i suoi colleghi non sia più sostenibile.
i 58 pronto soccorsi siciliani stanno soffrendo la carenza di medici ma le risposte, concrete, non arrivano.
Noto ha inviato una lettera aperta dopo quanto accaduto a Patti. La Procura ha aperto un fascicolo su quanto accaduto all’ospedale della città in provincia di messina ‘dove medici hanno immobilizzato una gamba con frattura usando un cartone da imballaggio, e non una stecca per l’ingressatura, perché in quel momento mancavano al Pronto soccors. Tra Primari che fanno notti, Dirigenti che non vanno in ferie rinunciando anche ai riposi, tra operatori dell’emergenza-urgenza stremati da turni sempre più pesanti ed utenti che affollando le nostre sale d’attesa richiedono continuamente aiuto, a fare notizia è un tutore di cartone confezionato da personale che pur di fornire un servizio improvvisa una medicazione che farebbe (fa!) scandalo se non fosse che è lo specchio di una sanità siciliana (italiana?) che fa acqua da tutte le parti; e con l’acqua il cartone si è sciolto.
Chi deve pagare veramente? Noi un’idea ce l’abbiamo. Ma vi spoileriamo il finale: tra qualche anno
pagheremo tutti. E la pagheremo cara. Ben più cara della prestazione privata offerta successivamente all’utente. E quel cartone ce lo sogneremo.