Il Nord America, in particolare gli Stati Uniti, rappresenta un mercato importante per le aziende vitivinicole siciliane.
Molti gli export verso queste zone che amano i vini della nostra isola.
Ma l’accordo sui dazi tra gli Stati Uniti e la commissione europea rischia di infliggere un duro colpo al settore a partire già dall’1 agosto quando dovrebbero entrare in vigore: un più 15% che si tradurrebbe in un danno per le imprese vitivinicole italiane.
Solo la Sicilia – come rileva la Svimez – rischia una perdita del 5% dell’export con un danno di circa 70 milioni di euro e 700 posti di lavoro a rischio.
Ma sempre la sicilia ha una marcia in più e può tracciare una via nuova di sviluppo: i vini dell’Etna, e in generale quelli siciliani, sono molto apprezzati. Dunque non va visto tutto in maniera negativa, così come ci spiega Salvino Benanti, produttore di vino e che conta clienti in tutto il mondo
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