Legambiente rilancia la campagna “Sicilia Munnizza Free” e accende i riflettori sul futuro della gestione dei rifiuti nell’isola. Raccolta differenziata in stallo nel 2024: il frutto avvelenato di una sciagurata campagna di propaganda incentrata esclusivamente su inceneritori e discariche
l’EcoForum regionale sui rifiuti e sull’economia circolare, promosso da Legambiente Sicilia, anticipa l’avvio della campagna “Sicilia Munnizza Free”, che mira a liberare l’isola dai rifiuti e a promuovere un modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità e sul riuso delle risorse.
Il focus di questa edizione è dedicato alle filiere industriali dell’economia circolare, in un momento cruciale per la messa a terra dei cantieri finanziati dal PNRR.
La Sicilia è tra le regioni che più stanno beneficiando delle risorse PNRR, con progetti per oltre 250 milioni di euro.
“È paradossale – sottolinea Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – che, mentre in tutta la Sicilia si registra un fermento di investimenti pubblici e privati per la transizione ecologica, la Regione continui a puntare su un modello di gestione dei rifiuti ormai superato, –
TOMMASO CASTRONOVO PRESIDENTE LEGAMBIENTE SICILIA
Dopo anni di progressi, la raccolta differenziata in Sicilia è in fase di stallo: dal 21% del 2017 si è passati al 55,2% nel 2023, ma nel 2024 l’incremento è stato di appena 0,5% rispetto all’anno precedente.
PAOLO AMENTA PRESIDENTE ANCI SICILIA