Sono stati 607 i reati a danno di minori commessi nel 2023 in Sicilia, con un piccolo calo dell’1% rispetto al 2022. Nel 62% dei casi le vittime sono di genere femminile. Il reato più diffuso è quello di maltrattamenti contro familiari o conviventi: 284 casi, +17% dal 2022. I dati, elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, sono stati resi noti dalla Fondazione Terre des Hommes alla Camera dei Deputati – alla presenza del Presidente della Camera on. Lorenzo Fontana, della Vice Questore della Polizia di Stato Eugenia Sepe – in occasione della presentazione del Dossier “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2024 e in vista della Giornata internazionale delle bambine (11 ottobre). Oltre ai maltrattamenti verso familiari e conviventi, aumentano in Sicilia la prostituzione minorile (da 1 caso nel 2022 a 4 nel 2023) e la corruzione dei minorenni. Diminuiscono invece, i casi di violazione degli obblighi di assistenza familiare, abbandono di minori, detenzione di materiale pornografico, pornografia minorile e violenza sessuale. Nessun caso, infine, di omicidio volontario, mentre erano stati 3 nel 2022. «I dati dimostrano un incremento delle denunce da parte delle vittime. Ciò significa che le azioni intraprese dalle Forze di Polizia sul fronte delle campagne di informazione stanno producendo risultati» ha dichiarato la dott.ssa Eugenia Sepe. Dal Dossier emerge anche un aumento del disagio psicologico dei ragazzi, e soprattutto delle ragazze, in Italia. Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, il 52% delle ragazze ritiene che la pandemia abbia avuto un impatto negativo sulla propria salute mentale, dato che scende al 31% tra i coetanei maschi. La tendenza è confermata anche a livello mondiale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
TERRE DES HOMMES - REATI SUI MINORI, PRESENTATO REPORT
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