ENTI IN DISSESTO - REGIONE ELARGISCE CIRCA 7 MILIONI

di Viviana Sammito
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Regione Siciliana interviene in aiuto degli enti locali in grave crisi economica. Con un decreto dell’assessorato delle Autonomie locali e della funzione pubblica, guidato ad interim dal presidente Renato Schifani, sono stati ripartiti quasi 7 milioni di euro destinati ai Comuni in dissesto finanziario. Le risorse serviranno a coprire le spese per i servizi essenziali o per il disavanzo, inclusa, a determinate condizioni, la spesa per i dipendenti in soprannumero. Quattro milioni di euro sono stati erogati a otto Comuni con popolazione compresa tra 25.000 e 100.000 abitanti, che riceveranno un contributo significativo per affrontare il dissesto:
Agrigentino: Canicattì, Favara, Licata.
Catanese: Aci Catena, Caltagirone.
Nisseno: Gela.
Messinese: Barcellona Pozzo di Gotto.
Palermitano: Monreale.
Altri 2,8 milioni di euro sono stati destinati a ben 62 enti locali con popolazione inferiore ai 25.000 abitanti.
Agrigento,5
Catania,17
Enna,4
Messina,16
Palermo,12
Ragusa,2
Siracusa,5
Trapani,1
Tra i beneficiari in provincia di Ragusa figurano: Ispica: € 68.973 e Chiaramonte Gulfi: € 45.226. Un secondo decreto regionale ha stanziato ulteriori 200 mila euro per 29 Comuni fino a 100.000 abitanti, come compensazione per la mancata assegnazione nel 2021 di un contributo statale destinato a quelle realtà che avevano peggiorato il loro disavanzo. Tra i Comuni della provincia di Ragusa inclusi in questo riparto figurano: Vittoria: € 18.459
Modica: € 15.867 Comiso: € 10.434 Pozzallo: € 7.837 Santa Croce Camerina: € 6.000 (mln
La manovra, sebbene rappresenti un’importante boccata d’ossigeno, solleva interrogativi sulla sostenibilità economica a lungo termine. Questi fondi sono essenziali per garantire la continuità dei servizi e la gestione ordinaria in Comuni paralizzati dal dissesto, ma non risolvono strutturalmente i problemi di bilancio che affliggono in modo cronico una fetta significativa degli enti locali siciliani.

Il sostegno è mirato solo ai Comuni che rispettano rigidi criteri previsti dalla legge regionale 3/2025: essere in dissesto finanziario alla data del 30 settembre 2024 e da non più di cinque anni, o aver chiuso il dissesto dopo il 31 dicembre 2022. Questo vincolo assicura che le risorse siano indirizzate alle realtà che si trovano in una fase critica o che stanno tentando di emergere dalla crisi recente. Un avviso pubblico è stato emanato per sostenere i Consorzi dei Comuni che si occupano della gestione e della valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. A questi enti è stata destinata una dotazione finanziaria complessiva di 150 mila euro, riconoscendo il ruolo fondamentale che svolgono nel trasformare i simboli del crimine in risorse per la comunità.

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