E’ stata riaperta la Diga Ancipa per aggredire la siccità a Caltanissetta. La decisione di riaprire la diga è il frutto di un dialogo serrato, che ha superato non poche resistenze, in particolare da parte dei comuni dell’ennese, che dipendono interamente dall’Ancipa e rischiano di trovarsi a loro volta in crisi nel caso di ulteriori ritardi delle piogge. I sindaci dei comuni dell’ennese che dipendono esclusivamente dall’Ancipa (Troina, Nicosia, Sperlinga, Gagliano Castelferrato e Cerami), occupano da stamani la diga. Protestano contro la decisione assunta ieri sera della cabina di regia sull’emergenza idrica che ha deciso di ripristinare l’erogazione alle condotte di Caltanissetta e San Cataldo interrotta dal 15 novembre scorso in seguito alla notevole riduzione dell’invaso a causa della siccità.
Schifani si limita a esprimere solidarietà. “Ce la stiamo mettendo tutta e faremo in modo che per la prossima estate i dissalatori mobili possano essere in funzione, in aggiunta ai nuovi pozzi che stiamo individuando, per evitare che la crisi idrica possa essere sempre più drammatica”. Per il sindaco di caltanissetta, tesauro , riaprire l’ancipa È stata una battaglia difficile, ma necessaria per tutelare i diritti dei nostri concittadini”. I pozzi sono già operativi, ma serve la rapidità di Siciliacque. Sono stati individuati e collegati diversi nuovi pozzi alla rete idrica di Siciliacque, con l’obiettivo di rendere Caltanissetta autonoma rispetto alla diga Ancipa, che ormai si avvia all’esaurimento. Tuttavia, l’acqua prelevata da questi pozzi non sta ancora raggiungendo le case dei cittadini a causa di una rottura della conduttura principale gestita da Siciliacque. Durante la riunione, l’amministrazione ha chiesto con forza che Siciliacque acceleri i lavori di riparazione, operando senza sosta, anche nelle ore notturne, per consentire la piena fruibilità dell’acqua già disponibile.