La politica di coesione europea rappresenta un pilastro fondamentale per la crescita delle regioni europee. Si tratta di risorse strategiche che devono rimanere vincolate al loro scopo originario, senza essere dirottate verso altre politiche, garantendo così la continuità degli interventi nei territori che più necessitano di investimenti mirati. È questa la posizione espressa dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, durante l’incontro “Crescere in Europa: svoltosi a Palermo alla presenza del vicepresidente esecutivo della Commissione Ue e Commissario europeo per la Coesione e le Riforme, Raffaele Fitto.
«Nell’ambito della Conferenza delle Regioni, la Sicilia guida la Commissione Affari europei e internazionali ed è pertanto in prima linea nella revisione dell’assetto della politica di coesione rispetto al nuovo quadro finanziario pluriennale. In tale prospettiva – ha detto Schifani – una visione lungimirante richiede che il nuovo bilancio dell’Unione europea non solo mantenga, ma ne rafforzi il ruolo, affinché continui a rappresentare un pilastro di crescita, equità e sviluppo, soprattutto in aree ancora in ritardo come il nostro Mezzogiorno». «Questi interventi incidono direttamente sulla crescita economica, sull’occupazione, sull’inclusione sociale.
Il presidente ha poi posto particolare enfasi sulla questione della regolamentazione, in vista dei prossimi negoziati per il periodo 2028-2035: «È fondamentale preservare il modello di gestione concorrente della coesione, rispettando il principio di sussidiarietà attraverso programmi regionali e una governance multilivello che permetta di rispondere in modo mirato alle specifiche esigenze territoriali».
Una giornata palermitana per Il vicepresidente Fitto che questa mattina era stato ricevuto dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Nel corso dell’incontro bilaterale sono stati affrontati i temi legati al programma Fesr Sicilia 2021-2027 e allo stato di avanzamento del Pnrr.
In Sicilia, il quadro finanziario della politica unitaria di coesione e Pnrr è di 21,6 miliardi di euro, di cui 5,8 miliardi di Pr Fesr 2021/2027. “La possibilità di utilizzare le risorse della politica di coesione per la difesa, già presente nella lettera che la Presidente Von der Leyen ha scritto prima del precedente Consiglio europeo agli Stati membri, è collegata esclusivamente alla volontarietà degli Stati membri.
FONDI UE - “RISORSE COESIONE DEVONO RESTARE VINCOLATE”
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