Per i commercianti il centro storico di Modica è invivibile per i casi di microcriminalità con risse tra giovani, soprattutto, che minano la serenità dei residenti e la percezione della sicurezza, talvolta sono fatti che si registrano mentre famiglie e turisti cenano all’aperto assistendo a scene di violenza. La sindaca di modica, maria monisteri, aveva già ieri rassicurato di essere in costante contatto con la Questura. Stamattina la polizia ha divulgato la nota con il bilancio dei servizi eseguiti sul territorio, per comunicare ai cittadini che lo stato è presente, soprattutto nei quartieri nevralgici della città e lungo la zona rivierasca. Sono state impiegate pattuglie e agenti in borghese, e sono stati intensificati i servizi serali e notturni a Modica Alta – in particolare nella zona turistica del Pizzo Belvedere e di Piano Gesù – e a Modica Bassa lungo le vie della movida estiva. Sono stati controllate complessivamente 250 persone e 70 veicoli/motoveicoli, elevate 15 sanzioni amministrative per infrazioni al codice della strada, dall’uso del telefono cellulare alla guida, alla manomissione/elaborazione degli scooter al mancato utilizzo del casco. Lungo il litorale sono stati controllati 8 esercizi pubblici, due dei quali, a Modica e ad Ispica, sono stati sanzionati. La questura ha comunicato che i controlli proseguiranno nei prossimi giorni e saranno intensificati nei fine settimana nei luoghi di maggiore affollamento. A scendere in campo sulla violenza tra i giovani nel centro storico di Modica è il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani. Il Comitato ritiene necessario un impegno integrato: da un lato, potenziare gli strumenti di controllo e garantire presìdi di giustizia efficaci e di prossimità; dall’altro, investire in percorsi educativi, culturali e sociali che offrano ai ragazzi alternative reali e dignitose alla marginalità. Solo unendo prevenzione e repressione, educazione e responsabilità istituzionale, sarà possibile restituire a Modica la sua vera identità di città d’arte, di cultura e di incontro. Questa prospettiva però – ritiene il Comitato – richiede un’azione coordinata che non si limiti a tamponare l’emergenza, ma sappia elaborare strategie di lungo periodo. Il CNDDU ritiene imprescindibile che la politica locale si assuma fino in fondo la propria funzione di mediazione tra le istanze della comunità e gli strumenti statali di tutela dell’ordine e della giustizia.
MODICA - RISSE, QUESTURA INTENSIFICA CONTROLLI
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