MODICA - RITARDI NELLA SCERBATURA, PARLA ARMENIA

L’assessore alle manutenzioni del comune di Modica, Piero Armenia, torna sul problema da più parti segnalato della mancanza di scerbatura e decoro urbano in città e prova a fare chiarezza sui motivi dei ritardi. “Ogni affidamento – dice – sarà fatto osservando i crismi di legge. Per quanto riguarda le aree extra urbane, si adempie all’assegnazione alle ditte incaricate attraverso cinque atti: Deliberazione di giunta per assegnazione delle somme; Determina per la nomina del RUP il Responsabile Unico del Procedimento; Redazione degli elaborati di servizio per le 11 zone interessate; 11 determine a contrarre; 11 Richieste di offerte aperte. Se questa procedura paga dazio in termini di tempistica, garantisce, però, equità di trattamento, opportunità di accesso uguali per tutti e la possibilità di eseguire i lavori a regola d’arte, eliminando i dubbi sulla legittimità dell’assegnazione. Nonostante risorse limitate, – conclude – stiamo lavorando per fronteggiare le esigenze di scerbatura della nostra Città”. Proprio questa mattina, intanto, le consigliere comunali Elena Frasca e Miriam Franzò del Gruppo consiliare Siamo Modica avevano annunciato di aver presentato ieri una interrogazione urgente sulla scerbatura e la disinfestazione. “A maggio inoltrato, la situazione del verde urbano si presenta fuori controllo, con gravi conseguenze per la salute, l’igiene e la sicurezza pubblica dei cittadini e con un danno d’immagine per una città Patrimonio UNESCO. Nelle aree giochi per i bambini e negli spazi dedicati agli animali d’affezione, l’erba alta ha preso il sopravvento, così come nel centro storico gli spazi verdi si presentano trascurati, mentre nelle contrade/campagne modicane la situazione è ancora più urgente, perché diventa maggiore il pericolo di incendi. Inoltre, abbiamo evidenziato l’importanza di un servizio di disinfestazione da mosche e zanzare. Ci rendiamo conto, però, – concludono – che l’eventuale risposta alla nostra interrogazione non potrà far recuperare il tempo perduto, quel tempo che doveva essere speso per prendersi realmente cura della nostra città”.