Sei sbarchi, con complessivi 251 migranti, nel giro di un paio d’ore a Lampedusa dove gli approdi, dall’alba, salgono ad 8. A comporre i gruppi – soccorsi dalle motovedette della guardia di finanza, della Capitaneria e di Frontex – egiziani, eritrei, etiopi, sudanesi, palestinesi e somali. Sui barchini agganciati c’erano da un minimo di 23 ad un massimo di 69 persone, fra cui donne e minori. Tutti, già portati all’hotspot, hanno detto d’essere salpati da punti diversi della costa libica. Intanto con il traghetto di linea, che giungerà in serata a Porto Empedocle, sono stati trasferiti 140 migranti. Ieri sera in 60 sono sbarcati a Lampedusa dopo il trasbordo dalla Louise Michel che ha soccorso in tutto 107 persone nel canale di Sicilia. Gli altri 47 sono rimasti a bordo della nave della ong che sta facendo rotta verso il porto di Crotone. Un barcone con a bordo 63 migranti bengalesi, egiziani e pakistani, è riuscito invece ad arrivare direttamente a Cala Spugne a Lampedusa. I migranti, dopo un primo triage sanitario, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Gli sbarchi, complice il bel tempo di questi giorni, non si sono fermati neanche ieri. In 61, tra i quali sette minori, sono arrivati al porto di Pozzallo dopo avere sostato per 20 ore a sette miglia nautiche dalla costa in attesa di ricevere l’ok allo sbarco. La svolta è arrivata dopo ore di interlocuzioni con le autorità italiane, che inizialmente avevano assegnato Taranto come porto sicuro. Nel tardo pomeriggio, una ragazza nigeriana al nono mese di gravidanza è stata trasferita in banchina da una motovedetta della Guardia Costiera e poi trasportata dal 118 all’ospedale di Modica. “Finalmente una buona notizia, dopo tanta incertezza e tanti incomprensibili tentennamenti. Questa decisione fa onore al Governo italiano e all’Italia intera. L’umanità è la civiltà hanno vinto” ha commentato il Sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna.
MIGRANTI - SBARCHI A LAMPEDUSA E A POZZALLO
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