200mila euro per il 2025 e 800mila per il 2026: sono i fondi che il ministero della salute ha reperito per avviare progetti di rafforzamento dell’adesione e dell’estensione, mediante mirate campagne, degli screening del tumore al seno per le donne nelle fasce d’età 45-50 anni e 70-74 anni. Proprio in questi giorni aveva creato parecchio scalpore lo stop della commissione bilancio al senato ai fondi per attuare questa estensione degli screening ma il ministro Schillaci, rispondendo al question time al Senato ha ricordato che il decreto-legge del 27 dicembre 2024, n. 202, convertito in legge, ha autorizzato la spesa di 200.000 euro per l’anno 2025 e di 800.000 euro per l’anno 2026.
Ciò, ha aggiunto il ministro, “al fine di poter potenziare le campagne di prevenzione e quindi garantire l’uniformità dell’accesso agli screening in tutto il territorio nazionale”.
Ci sono infatti regioni che, anche senza finanziamento statale, hanno esteso gli screening e altre, in piano di rientro come la sicilia, che limitano gli screening alla fascia 50-69 anni.
Schillaci ha inoltre sottolineato di “concordare sulla necessità di invitare le Regioni affinché attivino sistemi più efficaci e moderni accessibili a tutti: penso, come esempio, alla messaggistica istantanea per invogliare le donne a sottoporsi alle campagne di screening nonché di porre in essere ogni azione utile nei confronti delle Regioni nelle ipotesi in cui si riscontri una minore adesione alle campagne”.
Certo, rispetto ai 6 milioni di euro chiesto con l’emendamento, 200 mila euro per il 2025 e 800 mila euro per il 2026 sono solo briciole
TUMORE AL SENO - SCHILLACI: “FONDI PER ESTENSIONE SCREENING”
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