E’ scontro in Aula tra Salvini e Bonelli. Corte dei Conti non frena, decisione il 7 novembre. L’attenzione è focalizzata sull’iter burocratico, in particolare sulla valutazione della Corte dei conti in merito alla delibera CIPESS. Salvini, vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha chiarito che la scelta della Corte di sottoporre la valutazione alla sezione centrale di controllo “non modifica il termine previsto per la determinazione sulla registrazione fissato per il 7 novembre”. Salvini difende il progetto: “Nessuna violazione, nessun definanziamento” Il mio impegno è fare questo ponte e farlo bene”, ha ribadito Salvini, rispondendo alle critiche. Rivolgendosi direttamente a Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Avs, il vicepremier ha sostenuto che adottare una politica del “no” avrebbe impedito la realizzazione di opere fondamentali come l’Autostrada del Sole o l’Alta Velocità. Il Ministro ha anche messo in luce i benefici attesi: risparmio di tempo, denaro e salute, miglioramento dei collegamenti con l’Europa, rafforzamento dei porti del Mezzogiorno e il coinvolgimento di imprese di tutta Italia, inclusa la sua regione, la Lombardia. Ha infine citato le oltre 8.000 richieste di lavoro arrivate in 72 ore come prova dell’attrattiva del progetto, vedendolo come un’opportunità per i giovani del Sud di rientrare in Italia. Di tutt’altro avviso il deputato di Avs, Angelo Bonelli, che ha denunciato “gravi profili d’illegittimità” evidenziati, a suo dire, dalla Corte dei Conti e ha accusato il Governo di esercitare “con arroganza il vostro potere contra legem”.
Bonelli ha contestato la scelta di portare avanti il progetto nonostante i rilievi, sostenendo che in un Paese normale il Governo avrebbe ritirato la delibera. Ha puntato il dito anche contro la gestione finanziaria dell’opera. “State regalando 15 miliardi di euro ai privati, sottraendo risorse ai cittadini e al trasporto pubblico, nemmeno Berlusconi era arrivato a tanto”, ha denunciato Bonelli.
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Data è fissata al 7 novembre
“La Corte dei conti ha deciso di sottoporre la valutazione alla sezione centrale di controllo, si tratta di una scelta che non modifica il termine previsto per la determinazione sulla registrazione fissato per il 7 novembre”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al question time alla Camera, rispondendo ad una domanda sul ponte sullo Stretto. “Se avessimo adottato le sue politiche del no, non avremmo l’autostrada del Sole e l’Av ma andremmo a cavallo nel nostro Paese”, ha detto ancora Salvini rivolgendosi al deputato di Avs Angelo Bonelli che aveva posto la domanda.
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Il lavoro svolto sul progetto “è stato serio, articolato e trasparente nel rispetto delle norme italiane e europee, è stata rispettata la normativa ambientale. Il ponte farà risparmiare tempo, denaro e salute”, ha sottolineato Salvini. Quindi “nessuna violazione, nessun ritiro della delibera Cipess. Il mio impegno è fare questo ponte e farlo bene”, ha concluso Salvini.
Economia, affari, finanzaalvini, nessuna opera definanziata per pagare Ponte ++
Falso che se si fa non si fanno altre opere in Calabria-Sicilia
“Nessuna opera sarà definanziata per pagare il ponte da Bolzano a Palermo. Ognuno la pensa come vuole, noi intendiamo andare avanti con il ponte”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al question time alla Camera. “Che un Ponte non abbia interesse pubblico lo scopro oggi, un’opera pubblica che coinvolgerà 120 mila posti di lavoro e quindi dire di no a questi posti di lavoro mi sembra curioso da parte di alcune forze politiche o sindacali di sinistra”, ha sottolineato Salvini. “Falso che se si fa il ponte non si fanno tutte le altre opere in Calabria e Sicilia. Stiamo investendo 23 miliardi di euro in Sicilia e 22 miliardi in Calabria, oggi con questa mole di investimenti non fare il Ponte non avrebbe nessun senso”, ha spiegato il ministro.
Salvini, nessuna opera definanziata per pagare Ponte (2)
(ANSA) – ROMA, 29 OTT – Salvini ha sottolineato che “miglioreranno i collegamenti interni e col resto d’Italia e d’Europa, verranno rafforzati i porti del Mezzogiorno, verranno coinvolte imprese di tutta Italia e la prima, stando ai dati di Open economics, sarà la mia Lombardia”. Per cui il “Ponte non è uno spreco”, ha rimarcato il ministro, ricordando che “in 72 ore sono arrivate più di 8000 curriculum e richieste di lavoro”. E “pensate a quanti ragazzi del sud che oggi si diplomano si laureano e devono andare all’estero per lavorare, potranno tornare in Italia per lavorare”, ha concluso Salvini.
onte Stretto:Bonelli,Salvini avanti nonostante Corte dei Conti?
“Nella delibera Cipess ci sono gravi profili d’illegittimità che sono stati evidenziati dalla Corte dei Conti ed in un paese normale un governo che rispetta la legge e le istituzioni avrebbe ritirato il progetto sul ponte che sottrae 15 mld di € ai cittadini dopo aver tagliato fondi al trasporto pubblico. Salvini non ha molto agio con i numeri. Quando parlava dell’occupazione legata al Ponte sullo Stretto, la prima volta disse che ci sarebbero stati 120 mila occupati, poi tre settimane dopo li ha ridotti a 80 mila, poi infine 20 mila. Eviti di giocare con i numeri, perché così fa una pessima figura”. Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, al Question Time alla Camera con il ministro Salvini.
“Ma soprattutto, Salvini parla di tecnici: di chi? Di quelli che della società privata che gestiranno 15 miliardi di euro di soldi pubblici? Berlusconi, a suo tempo, aveva pensato a un progetto finanziato per il 60% dai privati e per il 40% dallo Stato. Voi invece state regalando 15 miliardi di euro ai privati, sottraendo risorse ai cittadini e al trasporto pubblico, nemmeno Berlusconi era arrivato a tanto. Qual è il vero parere tecnico dello Stato su questo progetto? Quello espresso nel 1999 dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, lo stesso che voi avete citato nelle controdeduzioni alla Corte dei Conti. Dovreste vergognarvi: avete presentato un progetto vecchio di 26 anni. Oggi venite a dirci che andrete avanti comunque. Ma in realtà state esercitando con arroganza il vostro potere contra legem, contro la scienza, contro il parere di tanti tecnici. Lei può anche volerlo costruire, ma non è al di sopra della legge. Vedremo cosa deciderà la Corte dei Conti ma se non dovesse vidimare la delibera, il governo dovrà ritirare la delibera perché a quello punto denunceremo alla Corte di Giustizia europea la grave violazione della legge italiana ed europea voluta da Salvini e dal governo”.