Ragusa non si accontenta di essere un’anomalia virtuosa nel Sud Italia: punta a diventare un modello nazionale di sviluppo. È stato questo il filo conduttore dell’Assemblea annuale di Sicindustria Ragusa, dal titolo “The Collective Table – Laboratorio di Opportunità”. Nel corso dell’incontro, il presidente della delegazione iblea, Giorgio Cappello, ha presentato una strategia al 2034 per trasformare la provincia in un hub di innovazione, sostenibilità e attrattività imprenditoriale.
GIORGIO CAPPELLO PRESIDENTE SICINDUSTRIA RAGUSA
La fotografia economica del territorio conferma le basi solide da cui partire. Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2024 il PIL della provincia è cresciuto dello 0,55%, a fronte dell’1,3% in Sicilia, dell’1,1% nel Mezzogiorno e dello 0,9% a livello nazionale. Il tasso di disoccupazione si attesta al 10%, al di sotto della media regionale (13%). L’export ragusano ha raggiunto i 583 milioni di euro trainato da agroindustria, materiali da costruzione, plastica per l’agricoltura e prodotti trasformati come conserve e salumi. Tra i mercati principali: Germania, Malta e Francia. Dal 2001 a oggi, l’export ha registrato una crescita media annua del 5%, pari a un aumento complessivo del 207%.
Una visione condivisa dal presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo,
LUIGI RIZZOLO PRESIDENTE SICINDUSTRIA SICILIA