NAPOLI - SI AGGRAVA POSIZIONE HACKER SICILIANO

di Marco Scavino
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Era in possesso, tra Firenze, Perugia e Torino, di ben 46 password di altrettanti magistrati inquirenti, tra cui anche quelle dei procuratori di Perugia e di Firenze. La circostanza emerge dagli approfondimenti investigativi eseguiti dalla Procura di Napoli sulle informazioni acquisite e analizzate dagli inquirenti nell’ambito dell’indagine sulle incursioni dell’hacker siciliano 24enne Carmelo Miano arrestato tra l’altro con l’accusa di avere violato i server del Ministero della Giustizia. Per questo motivo, al termine dell’udienza che si è tenuta davanti al tribunale del Riesame di Napoli, la Procura ha chiesto la conferma della detenzione in carcere per l’indagato, mentre l’avvocato difensore, Gioacchino Genchi, ha chiesto la scarcerazione del suo assistito e di trasferire gli atti alla Procura di Perugia. “Se fosse stato un criminale avrebbe potuto mandare veramente in tilt il sistema giustizia italiano. Ma non l’ha fatto: gli unici dati che ha visto sono quelli che lo riguardano, ossessionato e preoccupato com’era delle indagini sul suo conto”.

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