Sindaci con il fiato sospeso in attesa dell’ordinanza del presidente della regione siciliana Renato Schifani per fronteggiare il rischio di una emergenza rifiuti a causa della chiusura dell’impianto Tmb di Lentini della Sicula Trasporti: più tardi arriva la firma, più possibilità ci sono che scoppi questa emergenza.
Chiusura che, di fatto, mette in difficoltà decine e decine di comuni siciliani i cui rifiuti venivano proprio trasportati in questo sito chiuso da venerdì. In Sicilia non sono moltissimi gli impianti che possono accogliere i rifiuti indifferenziati, dunque serve capire come gestire l’attuale critica situazione.
In tarda mattinanata si è riunito il tavolo tecnico alla regione per discutere delle possibili soluzioni e si attende l’esito.
Intanto non mancano le polemiche: il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio di Paola evidenzia come la chiusura dell’impianto di Tmb di Lentini è la riprova di un modello di gestione dei rifiuti che funziona solo a colpi di ordinanze emergenziali. La mancanza di una rete di impianti organizzati per ambiti territoriali, insieme ad un coacervo burocratico senza precedenti, fanno sì che al minimo intoppo il sistema collassa e la Sicilia si ritrova sommersa dai rifiuti”, dice Di Paola che aggiunge “Schifani in due anni di legislatura ancora non ha dichiarato quale modello vuole offrire alla nostra Regione; e non saranno certo i poteri straordinari che gli sono stati concessi da Roma che lo aiuteranno in questa impresa”. E sempre dal M5S arrivano le parole della deputata Daniela Morfino che si chiede “Quale straordinarietà c’è nei poteri conferiti a Schifani se poi il risultato è solo uno scempio? Uno scempio che oltretutto strizza l’occhio ai termovalorizzatori come panacea per la gestione dei rifiuti che, non ci stancheremo mai di dirlo, è solo l’ultima delle opzioni nella gerarchia della gestione dei rifiuti”, conclude la deputata Morfino