L’iter per la realizzazione dle ponte sullo streto di messina sta velcoemente andando avanti: il 16 aprile il sindaco dlela città metropolitana di messina federico basile sarà al mit. Sono ore di gand epreocupazione per imessine alla luce degli avvisid egli espropri ei glugi in cui dovrà sorgere l’opera
I messinesi si sono detti agguerriti e non si fermeranno neanche davanti all’avviso degli espropri della società stretto di messina: durante la conferenza stampa di stamattina nella sala delle bandiere al comune sono emerse diverse criticità: “Il comitato Invece del ponte non ha gradito il mancato coinvolgendo al tavolo tecnico”, così come invece è avvenuto a villa san giovanni. Sono emerse diverse lacune sul rogettio defintio del ponte sullo stretto di messina: ribadita la carenza e contraddittorietà dell’analisi costi/benefici, è emerso che “Gli elaborati che accompagnano il progetto sono pochi rispetto all’imponenza dell’opera. E’ stato l’avv. Carmelo Briguglio a far riferimento all’avviso sulle procedure dell’esproprio_ ad oggi non è mai stato apposto nessun vincolo su tutte le aree interessate ali espropri e fino a qualehc egiornofa – ha dichiarato elio conti nibali del comintato no ponte – veniavno rilasciate comcesisonibedizlie. per la sottosegratria matilde siracusan – originaria di messian si sta facendo terrorismo sugli espropri
ha ricevuto il diniego dal comune di Messina a partecipare al tavolo tecnico mentre i cittadini a Villa San Giovanni hanno partecipato con contributi e proposte. Guido Signorino ha fatto notare “la carenza e contraddittorietà dell’analisi costi/benefici, rilevando tra l’altro la completa assenza dell’analisi finanziaria del ponte sullo Stretto, la mancata copertura del costo totale dell’investimento, il crollo dei posti di lavoro propagandati, da 140 mila a 2.645 nuovi occupati. Sergio De Cola ha detto che “gli elaborati che accompagnano il progetto sono pochi rispetto all’imponenza dell’opera, e il presunto aggiornamento è solo un continuo rinvio al progetto esecutivo. Si fa riferimento a piani urbanistici e programmi ormai inesistenti o fortemente modificati. Tra i tanti, il Piano regolatore del porto, approvato nel 2019; i progettisti non sanno nemmeno che esista e si riferiscono al piano previgente. Si utilizza per le ferrovie un sistema di “controllo marcia/treno” che, è scritto nelle carte, “non può essere utilizzato durante il transito su ponti in ferro”. L’avvocato Carmelo Briguglio sull’avvio delle procedure di esproprio ha detto: “Un avviso che scopre un clamoroso buco nel percorso fin qui seguito: ad oggi non è mai stato apposto nessun vincolo su tutte le aree interessate al percorso della ferrovia dal centro città fino alla zona sud. Tutto ciò conferma una impostazione davvero approssimativa che risponde ad obiettivi che la città e chi l’amministra non può assecondare. L’avviso – ha concluso Briguglio – lungi da apportare novità , aggiunge ulteriore incertezza all’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess”.
“C’è una voluta accelerazione: ci sono 9500 documenti che la commissione Via-Vas dovrà esaminare. Documenti che i portatori d’interessi e i cittadini dovranno valutare in trenta giorni, mentre per la commissione che dovrà dirci se il ponte si può fare o no di giorni ce ne sono meno di sessanta. Senza dimenticare che le famose 68 osservazioni al progetto del comitato scientifico che vanno approfondite. Come si fa in così pochi giorni a esaminare una mole tale di carte? E’ un bavaglio alle associazioni e ai cittadini stessi, oltrechè una presa in giro. C’è un accanimento politico sull’opera, ma da parte del governo, visto che la si vuole fare a tutti i costi e a tutta velocità . Guai politicamente a fare pressione sulla commissione Via-Vas, che deve valutare questa documentazione con tutta l’attenzione del caso e con tempi adeguati. Non dimentichiamo anche queste carte ci dicono che la città di Messina, ad esempio, verrà non solo devastata ma anche paralizzata per anni da questo cantiere, e i problemi si allargheranno a tutta la provincia. Anche su questo servono adeguate contromisure”. Così Barbara Floridia (M5s), presidente della comm. di Vigilanza Rai, a “L’aria che tira” su La7.
Ponte Messina: Siracusano, ‘su espropri si fa terrorismo’
“C’è un accanimento politico e ideologico contro il Ponte sullo Stretto. Non era mai successo prima che un’opera pubblica, che porterà sviluppo e progresso in tanti territori, posti di lavoro in Sicilia e in Calabria, turismo e crescita, fosse stata così combattuta senza motivi logici. Qualcuno sta facendo terrorismo contro il Ponte, anche in relazione alla vicenda degli espropri. Lo ha affermato Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, intervenendo a “L’Aria che tira”, su La7.
“L’esproprio è un istituto previsto dalla legge, che nella storia del nostro Paese è stato usato tantissime volte per realizzare infrastrutture dal grande interesse pubblico. Ci saranno ovviamente indennizzi, e i proprietari verranno assistiti in ogni modo. La realtà -conclude l’esponente del Governo- è che qualcuno vuole strumentalizzare il Ponte per farne una battaglia puramente politica”.
“Su una cosa devo correggere, facendo una constatazione amichevole, il ministro Matteo Salvini che alcune volte parla di anni di chiacchiere sul Ponte sullo Stretto. Se oggi stiamo rispettando il timing che ci eravamo dati, andando veloci, è perché negli anni dei governi guidati da Silvio Berlusconi non ci sono state chiacchiere ma è stato fatto, invece, un grande lavoro”. Lo ha detto Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, intervenendo a “L’Aria che tira”, su La7.
”Il Ponte -ha assicurato Siracusano- non è stato realizzato solo perché abbiamo avuto altri governi che hanno bloccato l’opera, ma è stato fatto il progetto, sono state ottenute tutte le autorizzazioni necessarie, sono stati fatti gli studi di fattibilità. Ecco, oggi raccogliamo i frutti che erano stati seminati dal leader di Forza Italia negli scorsi anni”.