SICCITA' - SINDACO DI SCIACCA DIFFIDA L’AICA

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Mancanza di trasparenza sulle reali ragioni dei continui rinvii e annullamenti dei turni di erogazione idrica: è questa una delle ragioni che hanno indotto il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, a diffidare Aica, l’azienda pubblica che gestisce le risorse idriche sul territorio provinciale. Il primo cittadino lamenta quella che definisce una “gravissima situazione derivante dall’insufficiente servizio di erogazione dell’acqua ai cittadini saccensi e l’ulteriore difficoltà di avere informazioni sui turni, che vengono continuamente rinviati”. Rinvii che, per Termine, scaturiscono da “informazioni non veritiere, comportando disagi e proteste dei cittadini esasperati”. L’amministrazione comunale accusa Aica di “inadempimento degli obblighi convenzionali imposti dalla legge”, e diffida l’azienda idrica a “ripristinare un rapporto di trasparenza e chiarezza con la cittadinanza”. In caso contrario il sindaco si dice pronto ad adire la magistratura e l’Autorità nazionale anticorruzione. E aumentano le lamentele per l’acqua che viene dirottata negli altri comuni. Sciacca possiede diverse sorgenti idriche, ma buona parte dei suoi quantitativi di acqua vengono indirizzati per interconnessione nel versante orientale della provincia. I pozzi in funzione al momento erogano 100 litri di acqua al secondo, 72 dei quali vanno agli altri comuni. E sull’emergenza siccità interviene anche la Chiesa agrigentina, che sollecita gli enti preposti a trovare soluzioni e a vigilare su eventuali speculazioni, su un bene primario, che possano danneggiare i cittadini”. L’arcivescovo Alessandro Damiano ha voluto prendere posizione pubblicamente in vista della manifestazione di protesta organizzata dai comitati civici in programma oggi ad Agrigento, invitando anche a pregare per “il dono della pioggia”. In provincia di Caltanissetta e di Enna, intanto, l’acqua arriva col contagocce dopo che si è reso necessario ridurre i prelievi dall’invaso Ancipa che rifornisce diversi comuni delle due province. In conseguenza di ciò il gestore Caltaqua ha fatto sapere che “riceverà dal fornitore di sovrambito Siciliacque minori quantità di risorse da destinare alla distribuzione idrica nei comuni di Caltanissetta, San Cataldo e Mazzarino”. Il Gestore “sta continuando a lavorare in stretta sinergia con tutte le Autorità, i Sindaci e gli Enti coinvolti, – fanno sapere – per l’individuazione di nuove risorse da potere utilizzare in tempi brevi, anche mediante l’uso di pozzi privati”.

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