Operazione di pulizia di un arenile, nella spiaggia adiacente il Museo di Kamarina, condita da polemiche. I volontari dell’associazione Terre Pulite hanno rimosso quasi una tonnellata di rifiuti, ma denunciano l’assenza delle istituzioni. Si tratta di circa quaranta sacchi e di numerosi materiali voluminosi – bidoni, pezzi di barca, un paraurti, un giocattolo e altre plastiche accumulate nel corso di decenni – che, raccolti tra luglio e agosto dai volontari stessi, erano rimasti accatastati sulla spiaggia in attesa di rimozione da parte degli enti competenti. Nonostante i ripetuti solleciti via mail al Comune di Ragusa, all’Assessore competente e alla ditta incaricata, – si legge in un post che documenta le fasi della raccolta – non è arrivata alcuna risposta né collaborazione. Per settimane i rifiuti sono rimasti abbandonati, esposti al sole e al rischio di essere trascinati in mare da una forte mareggiata. Per evitare questo disastro ambientale annunciato, i volontari hanno deciso di agire in autonomia, utilizzando un piccolo gommone/tender e affrontando non poche difficoltà logistiche e di mare. Sono stati necessari circa dieci viaggi dalla spiaggia di Kamarina fino a Passo Marinaro per mettere i rifiuti in sicurezza. Terre Pulite chiede ora con forza che i rifiuti depositati a Passo Marinaro vengano rimossi e smaltiti, nel più breve tempo possibile, dalle autorità competenti e che venga avviato un piano di tutela e gestione dell’area di Kamarina, oggi in totale stato di abbandono. Noi abbiamo contattato l’assessore di riferimento per il comune di Ragusa, Mario D’Asta, il quale ci ha fatto sapere che sta verificando quanto accaduto e che ci farà sapere nelle prossime ore la posizione dell’ente.
KAMARINA - SPIAGGIA RIPULITA, E’ POLEMICA
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