In questi giorni Roma è invasa da ragazzi provenienti da tutto il mondo per partecipare al Giubileo dei Giovani: oltre 2 mila quelli siciliani che prenderanno parte a questo importante appuntamento. Tra questi circa 200 ieri sera sono partiti da Acireale, uno dei gruppi siciliani più corposi.
“Abbiate il coraggio di testimoniare Gesù, il pellegrinaggio è un’opportunità per esporsi e aprirsi maggiormente all’ascolto di Dio”, ha detto loro il vescovo della diocesi di Acireale, mons. Antonino Raspanti, che ha affidato il mandato ai ragazzi della sua Diocesi.
Proprio a Roma venerdì 1 agosto sarà lo stesso Raspanti, presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, a presiedere la celebrazione eucaristica per tutti i giovani pellegrini siciliani giunti a Roma.
Prima della partenza di ieri sera, si è svolta la Santa Messa in Cattedrale ad Acireale, alla presenza anche del cardinale Paolo Romeo, e alla quale hanno partecipato tutti i giovani in partenza
A guidare il cammino “romano” della delegazione diocesana è l’Ufficio di Pastorale Giovanile, diretto da don Orazio Sciacca.
Tra i partecipanti, anche alcuni giovani provenienti da contesti particolarmente fragili. Dall’Istituto Penale per i Minorenni di Acireale un ragazzo, accompagnato dal cappellano Don Francesco Mazzoli, a testimonianza di un cammino di speranza e riscatto. “È un segno di fiducia e di rinascita – dichiara don Francesco – camminare insieme a questi giovani perché significa credere nella possibilità di un futuro diverso per ciascuno di loro”.