E’ stata respinta l’istanza cautelare presentata dalle associazioni ambientaliste Legambiente Sicilia, WWF Italia onlus e Lipu, l’Enpa e la lega per l’abolizione della caccia che hanno impugnato il decreto dell’assessorato. I giudici del tar di Palermo hanno dunque respinto la richiesta di sospensiva al calendario venatorio presentato dalla Regione Siciliana.
Gli avvocati hanno affermato che il calendario venatorio, in relazione ai periodi ed alle specie cacciabili, è pienamente rispettoso di quanto tassativamente previsto dalle leggi anche nel rispetto del principio di precauzione e di piena conservazione del patrimonio faunistico. Secondo i giudici le previsioni delineate del calendario venatorio dall’assessorato regionale, seppur in alcuni casi si discostano dal parere Ispra, devono considerarsi ragionevoli e in linea con il quadro normativo di riferimento. L’udienza di merito è fissata per il 4 dicembre.
Con Decreto assessoriale del 17 luglio scorso, l’Assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca
ha regolamentato l’esercizio del prelievo venatorio in merito alla stagione 2024-2025 e, con apposito calendario ha autorizzato l’apertura anticipata della stagione venatoria, cosiddetta “preapertura”, nei giorni 1,2,4,7,8 e 11 settembre per alcune specie selvatiche di uccelli e, l’apertura generale della stagione venatoria a far data dal 15 settembre, anziché dall’1 ottobre, per le altre specie animali cacciabili. Lamentando un asserito stato di crisi e di emergenza ambientale, ecologica e climatica della Regione Siciliana, le Associazioni ambientaliste hanno impugnato il Decreto davanti al Tar Palermo, chiedendone, previa sospensione dell’esecuzione, l’annullamento, nonché l’adozione di provvedimenti cautelari urgenti.
CALENDARIO VENATORIO - TAR RESPINGE RICHIESTA SOSPENSIVA
48