“Ragusa crocevia di interessi criminali internazionali con pericolosa assenza di denunce per estorsione, con un’acquiescenza talmente elevata da rendere i soggetti estorti disponibili a subire denunce di favoreggiamento, e questo malgrado le evidenze investigative”.
E’ uno dei dati allarmanti emerso durante l’audizione della commissione regionale antimafia che si è tenta stamattina in prefettura nell’ambito della mappatura della criminalità organizzata di Sicilia. Il territorio ibleo è risultato interconnesso con la mafia al livello anche internazionale e soprattutto con l’asse siracusa- catania. la mafia non intimorisce più con i colpi di pistola ma che continua ad accumulare armi per garantire un equilibrio del terrore tra cosche.
la provincia non è immune dal traffico di stupefacenti al riciclaggio, la criminalità che s’incrocia non solo con quella delle famiglie catanesi e nissene, ma anche con la criminalità del Nordafrica e con l’isola di Malta.
Necessario quindi agire sul fronte del contrasto e della prevenzione: “Da tempo sosteniamo la necessità per i comuni di dotarsi di attrezzature di videosorveglianza in grado di migliorare il lavoro di investigazione – ha concluso Cracolici – qui serve la presenza dello Stato.