Prima dell’estate si dovrebbe mettere in sicurezza l’attuale rampa che consente alle persone con difficoltà a deambulare di poter accedere al tribunale di Catania. Tutto però deve avere l’ok della sovrintendenza per i beni culturali.
È quanto afferma ai nostri microfoni il giudice Sebastiano Mignemi, presidente della prima sezione penale della corte d’appello, che sta seguendo la questione delle barriere architettoniche presso il tribunale etneo, questione sollevata dall’avvocato catanese Francesco Sanfilippo che da noi intervistato aveva denunciato l’impossibilità di accedere facilmente presso il palazzo di giustizia proprio a causa della presenza di barriere architettoniche. Una denuncia che l’onorevole Ismaele La Vardera ha deciso di sottoporre all’attenzione del ministero della giustizia.
Int
Il presidente Mignemi evidenzia che c’è una fitta interlocuzione proprio con la soprintendenza. Per chi deve entrare, oltre al servo scala, se è necessario si apre la rampa ma vista la possibile caduta di calcinacci, non è consigliato. E di fatto al momento si può entrare da un accesso secondario che non è proprio agevole.
Int
Si sta provando – ci dice ancora il dottor Mignemi – a far approvare – grazie a un confronto sempre con la soprintendenza – un progetto per una rampa che elimini il servo scala definitivamente. E intanto si sta intervenendo negli uffici della pretura e del giudice di pace per facilitare l’accesso anche in queste strutture
PRES. PRIMA SEZ. PENALE CORTE D’APPELLO
SEBASTIANO MIGNEMI