2 Maggio 2024
COOP

SIRACUSA - TUTTE LE CRITICITA’ DEI PETROLCHIMICI

di Viviana Sammito
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II petrolchimico siracusano al centro della cronaca siciliana sotto il profilo della sicurezza e della legalità. Due giorni fa il governatore Schifani ha parlato degli adeguamenti del depuratore consortile ias di priolo gargallo mentre i metalmeccanici siciliani guardano con interesse alla transizione ecologica e alle “inevitabili” riconversioni industriali. Si è tenuta stamattina un’assemblea dei delegati fiom cgil: partiamo dai numeri 6.000 metalmeccanici solo a Siracusa distribuiti in 1.247 aziende, più di 4.000 tra Gela, Milazzo e Ragusa-, che chiedono il superamento delle criticità e delle contraddizioni generate da un sistema degli appalti “centrato esclusivamente sulla compressione dei costi, che determina un inaccettabile dumping contrattuale e sociale”, hanno denunciato. Un sistema dentro il quale i lavoratori delle ditte in appalto sono quasi sempre quelli meno tutelati, per quanto riguarda i diritti, la parità di trattamento, la sicurezza. I petrolchimici oggi sono una fetta grande dell’economia siciliana e impegnano circa 18.000 lavoratori tra diretto e indotto. Solo il polo di Siracusa nel 2022 ha fatturato 22 miliardi di euro, con un gettito di un miliardo e un contributo al Pil regionale pari al 40%. La raffineria di Milazzo ha un fatturato medio annuo di un miliardo e un valore aggiunto che colloca la città tra le più ricche della regione. Si è ragionato sulla necessità di un’interlocuzione con il governo nazionale per disegnare una nuova politica industriale accompagnata da un cronoprogramma, rendendo certi tempi e risorse per realizzare una transizione giusta, socialmente sostenibile”. l’obiettivo è ottenere misure legislative che impediscano alle imprese di appaltare liberamente interi pezzi di produzione prevedendo sanzioni penali ed economiche adeguate. Misure che impediscano l’intermediazione fraudolenta di manodopera e che eliminino il criterio del massimo ribasso, che si scarica sui salari, sulla sicurezza e sulla qualità dei materiali”. sul piano sociale edecon omico i sindacati hanno anche ribadito che “I lavoratori delle ditte in appalto devono avere gli stessi diritti dei lavoratori della committente e parità di trattamento. Questo oggi non accade”

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