STMICROELECTRONICS - UGL: “PIANO CHE NON CI SODDISFA”

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Nonostante la soddisfazione del ministro Adolfo Urso e dei vertici di STMicroelectronics al termine del primo tavolo plenario di oggi al Mimit, convocato per illustrare il nuovo piano industriale dell’azienda, la UGL si dice preoccupata, in primis per gli esuberi. “E’ un piano che non ci soddisfa” afferma il sindacalista Angelo Mazzeo, e il riferimento è soprattutto all’annuncio del taglio di 2.800 posti di lavoro a livello globale nei prossimi 3 anni.
ANGELO MAZZEO UGL METALMECCANICI CATANIA
Di tutt’altro tenore le dichiarazioni del ministro Urso. “E’ nostra intenzione ora avviare tavoli tecnici per approfondimenti ulteriori, anche su base regionale, l’azienda dovrà chiarire le prospettive di lungo periodo del piano industriale 2025-2027, per valutare sia l’impatto che potrà avere sull’Italia nel breve periodo, sia le sue prospettive strategiche” ha detto. Durante l’incontro, StM ha confermato il proprio impegno a mantenere gli accordi presi, procedendo anche a un riequilibrio sostanziale degli investimenti tra Italia e Francia, recuperando lo svantaggio degli scorsi anni. Ha, inoltre, ribadito l’intenzione di destinare nel primo triennio 2025-2027 la maggior parte degli investimenti in Italia, sia in termini complessivi – 4 miliardi su un totale di 6,5 miliardi a livello europeo – sia per singolo stabilimento, con 2,6 miliardi destinati al sito di Catania. StM ha poi assicurato che nessuno degli attuali siti, in Italia e nel mondo verrà chiuso.

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