Porre dei vincoli a quelle ville storiche a rischio demolizione sul territorio di modica. E’ quanto è stato proposto al sorpintendente di ragusa antonino demarco e all’amminisrtrazione comunale dall’associazione modicaltra che sabato ha presentato un report sulla trasformazione del quartiere sorda. Una profonda trasformazione urbanistica a Modica in quella che era la sua signorile campagna ha cancellato l’identità di un quartiere per consegnarne una altra fatta perlopiù di cementificazione. cancellate ville storiche e spazi verdi. 70 ville su 78 e 101 case rurali su 112 risultano potenzialmente a rischio demolizione: sono solo alcuni dei dati contenuti nel progetto di mappatura del quartiere Sorda di Modica condotta dall’associazione modicaltra. “NON C’È PEGGIOR SORDA DI CHI VUOL COSTRUIRE”. Questo il nome dell’evento che ha preso vita sabato pomeriggio all’auditorium antoniano per presentare indagine su cementificazione, verde, zone pedonali, consumo di suolo e ville storiche scomparse a Modica Sorda, con proposte e confronto sulla rigenerazione urbana.
Tra gli ospiti, Chiara Nifosì, ricercatrice in Urbanistica presso il Politecnico di Milano, Luca Aiello
referente di Trame di quartiere a Catania e Antonio Sebastianelli, sindaco del Comune di Terre
Roveresche (Pesaro-Urbino).
La presentazione del report è inserita, come appuntamento OFF, all’interno del calendario di Cinema di Quartiere 2025, rassegna cinematografica organizzata da ModicAltra che ha l’obiettivo di creare attenzione su le zone dimenticate della città