La Regione ha una visione distorta della situazione attuale all’aeroporto Pio la Torre di Comiso: lo sostiene ismaele la vardera, il parlamemtare regoonale di controcorrente che insieme con il comitato a difesa e sviluppo dell’aeroporto degli iblei, ha promosso un mese fa una conferenza stampa a palazzo dei normanni e ha recentemente portato alla ribalta la crisi che sta vivendo lo scalo atraverso un’interrogazione parlamentare. l’assessore regionale alle infarstrutture alessandro aricò ha risposto che “l’aeroporto “non è chiuso”, conta “30 movimenti settimanali” e si prepara a un grande rilancio fatto di nuovi parcheggi, cargo, voli aggiuntivi e milioni di investimenti”. Tuttavia – replica la vardera- la percezione dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori, delle imprese locali, è ben diversa da quella fornita dalla Regione” e’ vero l’aeroporto non è chiuso ma non è operativo al 100%, i voli per l’estero hanno una cadenza settimanale e sicuramnete le potenzialità dello scalo degli iblei sono soppresse. “Conosciamo bene la realtà di Comiso – scrive controccorrente – il terminal è deserto, i voli ridotti al minimo e il territorio abbandonato. Quella della Regione appare una risposta che non affronta in modo concreto i problemi reali. Si continuano a scrivere documenti e promesse, mentre le lavoratrici, i lavoratori, le famiglie e le imprese restano senza risposte tangibili”. E’ di ieri la nota del parlamentare ignazio abbate che intende chiedere più risorse per l’aeroporto di comiso nella finanziaria ma senza un piano industriale senza un programmazione seria sui voli a nulla o a poco servono i fondi. Ne è la dimostrazione il bando dell’enac sulla continuità territoriale disertato dalle compagne aeree con i 21 milioni di euro messi a disposizione dallo stato e al quale ha partecipato solo aeroitalia e quello con i fondi dell’exprovincia i cui termini per partecipare scadono il 9 settembre. per il Comitato a difesa e sviluppo dell’aeroporto degli Iblei “non basta citare numeri che poco corrispondono all’esperienza quotidiana di chi vive il territorio. Serve un piano straordinario di rilancio che coinvolga davvero la comunità e sappia attrarre vettori, investimenti e passeggeri, non solo nelle dichiarazioni di principio”.
AEROPORTO DI COMISO - VISIONE DISTORTA DELLA REGIONE
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