CATANIA - 38 ARRESTI CONTRO CLAN SANTAPAOLA-ERCOLANO

di Viviana Sammito
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L’operazione Naumachia fa perdere pezzi e potere al clan santapaola ercolano, in particolare alla famiglia mafiosa Nizza attiva sul territorio di catania, nei quartieri Librino, San Cristoforo, san Giovanni galermo con cellule presenti nei rioni di castello Ursino e san Cosimo. 38 le ordinanze di custodia cautelare emesse dalla procura di catania con la direzione distrettuale antimafia ed eseguite da 200 carabinieri nei territori anche di Siracusa, Enna, Asti, Agrigento, Caltanissetta, Napoli, Pavia e Palermo. 37 indagati sono in carcere, uno è agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico con l’accusa associazione di tipo mafioso, oltre che per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, acquisto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione, porto e cessione di armi comuni e da guerra, ricettazione ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso. Figura cardine dell’indagine, avviata nel 2020, è quella del detenuto Giovanni Nizza che, nonostante il regime carcerario, è riuscito a mantenere costanti contatti con i sodali liberi del gruppo che lo informavano sulle dinamiche criminali sul territorio e a dare ordini. Le investigazioni hanno permesso di ricostruire l’ascesa della famiglia mafiosa Nizza all’interno di Cosa Nostra caratterizzata dalla capacità di gestione del traffico di sostanze stupefacenti, con la creazione ed il mantenimento, di una posizione di potere nel mercato catanese della droga. Tra le circostanze più rilevanti si evidenziano sequestri di armi da guerra ed esplosivi ed estorsioni in danno di imprenditori locali. il clan Nizza era capace anche a ricostituirsi nonostante gli innumerevoli arresti che hanno decimato i vertici della famiglia, molti dei quali oggi sono collaboratori di giustizia come Silvio Corra e Salvatore Scavone e finanche Fabrizio Nizza, fratello di Giovanni. L’ascesa criminale era rappresentata dai figli come Natalino, figlio di Giovanni. Un ruolo fondamentale lo hanno anche le donne ed in particolare di Giovanni nizza, maria rosaria nicolosi, anche lei in carcere, accusata di avere avuto un ruolo di collegamento tra il marito detenuto ed i sodali, organizzando la partecipazione degli affiliati alle video chiamate e ricevendo richieste degli affiliati sulla gestione del clan. L’operazione si chiama naumachia dal nome della via nella quale si trova l’abitazione dei Nizza.

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