Dopo quasi 2 anni finisce la latitanza di Giuseppe Auteri 50 anni arrestato dai Carabinieri del comando provinciale di Palermo mentre si trovava in via Giuseppe Recupero nella zona di via Oreto in un appartamento semi diroccato, aveva con sè una pistola. C’era anche una grossa somma di denaro, non ancora quantificata nell’appartamento. I carabinieri erano sulle sue tracce da diverso tempo.
Al momento dell’arresto non ha opposto resistenza.
L’indagine è stata coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia. Auteri era riuscito a sfuggire al blitz contro il clan di Porta Nuova, denominato “Vento”, scattato dopo l’omicidio del boss Giuseppe Incontrera.
Auteri, soprannominato “Vassoio”, aveva già fatto perdere le sue tracce da alcuni mesi prima degli arresti, a metà settembre del 2021. Le ricerche sono state estese anche all’estero, ma oggi la sua latitanza è terminata, grazie al Roni. ‘Vassoio’ è ritenuto dalla Dda di Palermo un personaggio di rilievo all’interno della cosca. Il pentito Alessio Puccio lo ha definito “uno dei più bravi ragazzi per la cosca al momento perché già ha fatto tanti anni di carcere”.
Auteri ha riportato condanne definitive sia per mafia che per estorsione aggravata. Era accusato di associazione mafiosa, estorsione e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Auteri era stato condannato in via definitiva a 8 anni per mafia.
Un uomo ambizioso, molto vicino al boss Tommaso Lo Presti “il lungo”. Proprio dopo la scarcerazione di Lo Presti avrebbe conquistato un ruolo di vertice nel mandamento di Porta Nuova, il più importante nel capoluogo.
Un grande merito dell’arresto del latitante Giuseppe Auteri va ai Carabinieri che hanno lavorato benissimo”. Lo ha detto il Procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia commentando a cattura del boss mafioso.
LUCIANO MAGRINI Comandante Provinciale Carabinieri di Palermo