Si allarga l’inchiesta sull’affondamento del veliero Bayesan, che si è inabissato durante una tempesta davanti alle coste palermitane di Porticello il 19 agosto scorso, portando con sè in fondo al mare, a 49 metri di profondità, sei delle sette vittime. I nomi di altre due persone sono stati iscritti nel registro degli indagati e si aggiungono a quello del comandante James Cutfield, che, accusato di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo, ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai pm di Termini Imerese. Si tratta dell’ufficiale di macchine Tim Parker Eaton e del marinaio Matthew Griffiths, 22 anni, inglese. All’ufficiale i magistrati contestano di non aver attivato i sistemi di sicurezza deputati a chiudere i portelloni dell’imbarcazione. Una “dimenticanza” che ha fatto allagare la sala macchine provocando un black out. Griffiths, che era in turno in plancia, avrebbe dovuto invece segnalare l’arrivo della violenta tempesta e, come il comandante e l’ufficiale di macchina, anche lui deve ora rispondere di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo. L’elenco degli indagati potrebbe ulteriormente allungarsi nelle prossime ore. Cutfield, intanto, sta per lasciare l’Italia. Il comandante, che nel naufragio ha perso il passaporto, ha atteso una copia del documento per poter partire con la moglie che lo ha raggiunto in Italia dalla Spagna. Ed intanto proseguono le attività di monitoraggio ambientale nello specchio d’acqua in cui è affondato il veliero, per scongiurare eventuali fuoriuscite di idrocarburi. Nella zona stanno intervenendo i mezzi navali della Guardia costiera mediante prelievi di campioni effettuati sulla colonna d’acqua in prossimità del relitto dai sommozzatori dei Nuclei Subacquei Guardia Costiera di Napoli e Messina, con l’ausilio di un veicolo subacqueo a controllo remoto e l’impiego di specifiche sonde parametriche per l’analisi ed il monitoraggio qualitativo delle acque, in collaborazione con il personale dell’Arpa Sicilia. Al momento non si registrano perdite dai serbatoi e non risultano tracce di inquinamento. Sul posto da questa mattina sta operando anche un’imbarcazione antinquinamento messa a disposizione dalla proprietà del veliero su richiesta della Guardia Costiera, in grado di intervenire immediatamente in caso si rilevasse la presenza di idrocarburi.
PORTICELLO - BAYESIAN, ALTRI DUE INDAGATI
320