Il GIP Ivano Infarinato ha convalidato il fermo della polizia di stato nei confronti dell’uomo che ha appiccato il fuoco in un immobile di via Cacciatori delle Alpi a vittoria venerdi scorso. Il ventottenne, dunque ch resta in carcere, avrebbe agito per tentare di vendicarsi di una sua ex, con cui aveva avuto una breve relazione, conclusa da tempo. Sono state le telecamere di videsorveglianza della zona ad incastrare l’uomo che si vede entrare dal portone per uscirne poco dopo, mentre all’interno dell’immobile divampano le fiamme. L’uomo ha ammesso le sue responsabilità. All’ingresso dell’immobile, accanto al vano sottoscala c’erano due bombole e questo aumentava la situazione di pericolo. Al quarto piano dell’edificio era rimasta una donna di 35 anni che è salvata dal dirigente del commissariato di Vittoria, Giovanni Arcidiacono, e poi portata all’esterno grazie alla scala dei vigili del fuoco. I pompieri hanno domato velocemente le fiamme, evitando che potessero causare danni maggiori anche per la possibile esplosione delle due bombole che, per fortuna, è stata evitata. Le due bombole sono state portate all’esterno sulla strada. Il sostituto procuratore Gaetano Scollo, titolare delle indagini, ha ipotizzato per lui il reato di incendio doloso aggravato, tentato omicidio aggravato da vincoli affettivi. Domani si svolgerà l’interrogatorio di garanzia.
VITTORIA - BRUCIA CASA EX, 28ENNE RESTA IN CARCERE
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