Sono accusati di avere mentito al processo in cui era imputato padre Giuseppe Rugolo, condannato per violenza sessuale lo scorso 5 marzo, a 4 anni e mezzo di carcere, dal tribunale di Enna, per violenza sessuale a danno di minori. E’ stato chiesto il rinvio a giudizio nei confronti del vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana e del vicario, Vincenzo Murgano, attuale parroco della chiesa Madre di Enna dopo la denuncia di Antonio Messina, il giovane che ha riferito agli inquirenti degli abusi sessuali che ha subito da parte di padre Rugolo. Il vescovo – secondo l’accusa- ha anche mentito sull’offerta di denaro, 25 mila euro in contanti, che ha proposto, secondo i magistrati, a Messina in cambio del silenzio. Soldi che però la famiglia della vittima non ha mai ricevuto – ha sempre chiarito il legale di Mons. Gisana, gabriele Cantaro, perchè contrariamnete a quanto da loro chiesto, cioè soldi cash, il Vescovo Mons. Gisana, intendeva disporre il pagamento tracciato con bonifico con la causale borsa di studio per aiutare il ragazzo nel percorso di studi. Una richiesta che non è stata accolta dai legale di Antonio messina, gli stessi – che stando alle dichiarazioni della Curia – avevano richiesto la corresponsione della somma, come risarcimento danni. I due imputati dovranno comparire davanti al tribunale di Enna il prossimo 26 maggio. Il Giudice che dovrà stabilire del rinvio a giudizio è maria rosaria santoni la stessa che ha firmato la sentenza di condanna di padre Giuseppe Rugolo. E’ anche notizia di oggi che la corte d’appello di Caltanissetta ha fissato per il prossimo 8 aprile l’udienza del processo d’appello contro Giuseppe Rugolo. Nel ricorso gli avvocati del prete, Antonino Lizio e Dennis Lovison, hanno contestato l’impianto accusatorio, chiedendo sia la riapertura del dibattimento per l’assunzione di prove a discarico dell’imputato sia di ascoltare altri due giovani
ENNA - CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO PER VESCOVO GISANA
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