LAMPEDUSA - COMITATO ORDINE E SICUREZZA

di Veronica Puglisi
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Un piano di controllo coordinato del territorio. E’ quanto ha disposto il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto nell’area conferenze dell’aeroporto di Lampedusa. “L’attivazione di queste misure risponde al bisogno di aumentare la sicurezza percepita sull’isola – ha sottolineato il prefetto Romano – a seguito di alcuni episodi connessi alla forte presenza di migranti”. La riunione si è resa necessaria a Lampedusa dopo che, nei giorni scorsi, un tunisino uscito dall’hotspot si è intrufolato nel giardino di una villetta di Pozzo Monaco e ha aggredito un poliziotto in vacanza all’interno della residenza, dopo che quest’ultimo ha cercato di fermarlo. Prima di questo episodio un gruppo di minorenni tunisini si è riversato per strada, alcuni di loro hanno rubato sul furgone di un corriere. Fra novembre e dicembre, sull’isola, è prevista l’apertura del commissariato di polizia, su strada ci saranno quindi più pattuglie per prevenire e reprimere, in generale, i reati. Intanto Salgono a 69, in dieci giorni, i migranti arrestati dalla polizia. Altri 15 migranti, tunisini per la maggior parte, sono stati arrestati dai poliziotti della squadra mobile della Questura di Agrigento. Le pre-identificazioni fatte all’hotspot di Lampedusa hanno stabilito che 10 sono tornati in Italia, attraverso la frontiera marittima delle isole Pelagie, nonostante fossero stati espulsi, e 5 nonostante altrettanti decreti di respingimento. Un tunisino è stato portato al carcere di Agrigento, gli altri 14 sono rimasti ai domiciliari all’hotspot. Nella giornata di oggi il trasferimento di 82 migranti.

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