E’ Stefano Argentino, 27enne di Noto, il ragazzo accusato dell’omicidio di Sara Campanella, studentessa 22enne di Misilmeri, fermato dai carabinieri di Messina. Studente nella stessa facoltà della vittima, Scienze Infermieristiche all’Università di Messina, è stato rintracciato stanotte grazie al supporto dei carabinieri di Siracusa, in un’abitazione del suo paese. La tragedia si è consumata a due passi dallo stadio, davanti a decine di persone. Il movente? Dagli accertamenti, pare che fosse innamorato della collega senza essere corrisposto ma il colonnello Lucio Arcidiacono, Comandante provinciale dei Carabinieri di Messina, che stanno lavorando in simbiosi con la Procura, ha anche detto che le indagini sono solo alle battute iniziali.
COL. LUCIO ARCIDIACONO COMANDANTE PROVINCIALE CARABINIERI DI MESSINA
Il procuratore di Messina Antonio D’Amato ha detto che “c’erano state delle attenzioni di questo giovane anche in maniera insistente e reiterata nel tempo, tuttavia, non essendosi mai trasformate in qualcosa di minaccioso e morboso, non avevano destato particolare preoccupazione nella vittima”.
ANTONIO D’AMATO PROCURATORE DI MESSINA
Sara Campanella come Lorena Quaranta, uccisa dal fidanzato Antonio De Pace, già condannato all’ergastolo, lo stesso giorno, il 31 marzo, a distanza di cinque anni. Entrambe avevano fatto un tirocinio nella stessa struttura ospedaliera della città e sognavano una carriera nella medicina.
MESSINA - FEMMINICIDIO CAMPANELLA, FERMATO UN COLLEGA
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