15 persone indagate per associazione a delinquere , sottrazione fraudolenta all’accertamento e al pagamento delle accise su prodotti energetici emissione di fatture per operazioni inesistenti frode in commercio e autoriciclaggio, sono i reati contestati dalla procura di Catania i cui provvedimenti sono stati eseguiti dalla guardia di finanza nelle province di Cataniam, Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Ragusa in collaborazione con l’agenzia delle dogane e dei monopoli. due le persone in carcere e 4 ai domiciliari oltre all’obbligo di dimora per 9 persone.
L’ordinanza del gip ha disposto il sequestro di beni per circa 2 milioni di euro e dei sei depositi di stoccaggio di prodotti energetici coinvolti nell’inchiesta: cinque nell’Agrigentino e uno nel Palermitano.
Le decisioni del gip sono state adottate, in applicazione della riforma Nordio, dopo gli interrogatori preventivi degli indagati. Al centro dell’inchiesta della Procura di Catania un presunto sistema fraudolento promosso e organizzato da un 39enne catanese che avrebbe operato come amministratore di fatto di una società di Palermo e di una ditta individuale di Catania per acquistare gasolio a uso agricolo per poi destinarlo per l’autotrazione, risparmiando sull’Iva, del 10 anziché del 22%, e sulle accise con meno 50 centesimo al litro.
il prodotto sarebbe stato destinato a quattro diversi depositi situati principalmente nell’Agrigentino dove sarebbe stato rivenduto “in nero” come gasolio da autotrazione. Per evitare controlli su strada delle autobotti la società palermitana avrebbe emesso un documento di trasporto che veniva distrutto od occultato una volta raggiunta la destinazione concordata.
Parallelamente, la ditta catanese, formale ricevente del gasolio agricolo, non avrebbe emesso alcuna fattura di rivendita per far perdere le tracce del carburante. Nell’inchiesta è coinvolto anche il titolare di un’impresa di trasporti di Paternò che avrebbe messo a disposizione della frode autobotti e tre autisti. Nell’ambito delle indagini della guardia di finanza di Catania e dell’Agenzia delle dogane, in tre interventi, sono stati sequestrati complessivamente 41.000 litri di prodotto energetico a uso agricolo, quattro autocisterne, un semirimorchio e altre attrezzature utilizzate per il trasporto e la commercializzazione illecita del carburante.
CATANIA - FRODE SU IVA E ACCISE CARBURANTI
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