CATANIA - INCENDIO BAR, ARRESTATO ANCHE TITOLARE

di Sarah Donzuso
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Svolta nelle indagini per l’incendio che nella notte del 2 aprile colpì un noto bar del lungomare di Catania: grazie alle indagini della polizia etnea, sono state eseguite 3 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre soggetti, di 39, 40 e 42 anni. Quest’ultimo è il titolare dello stesso bar.
I 3 sono gravemente indiziati, a vario titolo e con differenti profili di responsabilità, dei delitti di incendio doloso, fabbricazione, detenzione e porto in luogo pubblico o aperto al pubblico di congegni micidiali aggravati e favoreggiamento personale.
Gli agenti della squadra mobile, ad avvio di indagini, si sono concentrati su 2 soggetti che quasi immediatamente dopo l’incendio si sono recati in 2 ospedali catanesi per la gravità delle ustioni e delle lesioni riportate.

A questo elemento si è unita – da parte degli investigatori – l’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona nonchè le testimonianze delle persone presenti al momento dell’esplosione: questo ha permesso di delineare il ruolo del 40enne e del 42enne titolare. Proprio quest’ultimo quella notte avrebbe acquistato benzina presso un rifornimento nei pressi della propria abitazione e si sarebbe incontrato con il 40enne e insieme si sono recati presso il bar appiccando l’incendio per il quale hanno utilizzato delle bottigliette molotov artigianalmente create.
Inoltre gli agenti, perquisendo la macchina del 42enne, hanno trovato al suo interno due imbuti, un rotolone di carta per asciugare, frammenti di guanti in lattice, scontrino del distributore di carburante e un detergente per tessuti.
Per quanto riguarda il terzo uomo, il 39enne, si tratta di un ausiliario alle dipendenze di una ditta incaricata dei servizi di pulizia dell’ospedale presso il quale veniva ricoverato il 42enne e lo avrebbe avvisato, la mattina del 5 aprile, della presenza di microspie all’interno del reparto di degenza.
Alla luce di ciò il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, ha disposto, nei confronti del 42 enne e del 40enne, la misura della custodia cautelare in carcere e la misura coercitiva dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, per il 39enne.

Ricordiamo che già a novembre 2023, lo stesso bar era stato interessato da un altro incendio sviluppatosi per ragioni, allora, rimaste non chiarite.

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