Il direttore generale dell’ASP di Trapani, Ferdinando Croce, al centro della bufera per i ritardi negli esiti degli esami istologici continua a non parlare. Nemmeno ora che, smaltita l’enorme mole di referti, i casi di cancro accertati sono saliti a quasi 170. Un numero enorme, dietro il quale si nasconde il dramma di quasi 170 cittadini che hanno saputo del loro tumore con mesi di ritardo. Per colpa di chi? E’ quello che si sta cercando di capire. E mentre arrivano gli ispettori inviati dal ministero della Salute, il governatore Renato Schifani ha ricevuto il documento dell’assessorato regionale alla Sanità con la relazione degli ispettori della Regione che contestano 7 punti all’Asp e che dimostrano come ci sia stata una catena di “grave gestione” da parte della dirigenza generale dell’azienda sanitaria, con ritardi, omissioni, informazioni parziali e comunicazioni non tempestive che avrebbero indotto anche il ministro Orazio Schillaci a sottovalutare la questione, perché ai suoi uffici l’Asp di Trapani avrebbe fornito dati parziali. Le contestazioni nelle conclusioni del dossier partono dalla nomina del direttore sanitario aziendale, nel settembre 2024, e non risultano atti relativi al coinvolgimento del responsabile del rischio clinico e qualità, in questa grave vicenda, da parte della nuova direzione strategica; la principale causa, addotta dall’Asp di Trapani, sui ritardi è la carenza di anatomopatologi nel reparto. Dalla Società Italiana di anatomia patologica emerge che ogni dirigente medico dovrebbe eseguire almeno 2.500 diagnosi l’anno. Invece, l’Asp ha garantito un numero di diagnosi compreso tra 500 e 1700 già dal 2022; nel passaggio alla nuova gestione non si è dato seguito alla disposizione del direttore sanitario, pro tempore, in merito alla centralizzazione del servizio di anatomia patologica presso il P.Ospedaliero. di Trapani, per risolvere la criticità legata ai ritardi di refertazione e consegna degli esami istologici, avvenuta solo alla fine del 2024; in pratica, l’organizzazione, o meglio la disorganizzazione interna, ha aumentato i tempi di attesa. Per questo, Schifani starebbe ora pensando ad una sospensione per Ferdinando Croce, il manager esponente di Fratelli d’Italia nominato dall’ex assessore alla salute Giovanna Volo e che è anche assessore a Giardini Naxos. Le responsabilità, però, potrebbero non essere solo sue. A luglio del 2024, infatti, l’Asp aveva lanciato l’allarme comunicando la difficoltà all’assessorato e chiedendo aiuto alle altre Asp. Anche per questo, alcuni dipendenti dell’Azienda sanitaria hanno lanciato una petizione online di sostegno e solidarietà al direttore generale.
TRAPANI - LE CONTESTAZIONI E IL SILENZIO DI CROCE
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