Maltrattamenti in famiglia e ai danni di ex, la violenza non si ferma. La polizia di Comiso ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi da lei frequentati, con applicazione del braccialetto elettronico, a carico di un comisano di 50 anni, indagato per i reati di danneggiamento e maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex moglie. Dopo aver chiesto più volte aiuto alle forze dell’ordine, la donna ha finalmente deciso di denunciare l’ex marito. A far scattare la molla è stata un’aggressione subita metà settembre. In quell’occasione, l’indagato si è presentato sotto casa della donna e, dopo una lite, l’ha aggredita, danneggiando anche la porta di ingresso nel tentativo di entrare nell’abitazione. Le indagini hanno permesso di acquisire gravi elementi a carico dell’uomo, deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa che, per tutelare la vittima, ha chiesto ed ottenuto il provvedimento odierno. A Palermo, invece, il tribunale del riesame ha concesso i domiciliari, sempre con il braccialetto elettronico, a un uomo di 52 anni accusato di avere accoltellato l’amante della moglie in un appartamento di via Luigi Einaudi, allo Zen. Uomini carnefici e uomini anche vittime. A Catania, una 53enne straniera ha picchiato il marito, un catanese di 72 anni, colpendolo con calci e pugni, poi gli ha stretto le mani al collo tentando di strangolarlo e promettendogli che entro la giornata l’avrebbe ucciso. La donna è stata arrestata dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I Militari dell’Arma, intervenuti dopo una segnalazione al 112, hanno trovato l’uomo zoppicante, con contusioni e lacerazioni al volto e con i vestiti sporchi di sangue e strappati dopo l’ennesima aggressione da parte della moglie. Portato in ospedale, è stato medicato e dimesso con una prognosi di dieci giorni. La donna, sorpresa con ancora le mani insanguinate, è stata condotta in carcere.
VIOLENZA DI GENERE - MALTRATTAMENTI A COMISO, CATANIA E PALERMO
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