La Procura di Ragusa ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo per la morte, a 56 anni, di Silvana Perticone, ha iscritto quattro medici nel registro degli indagati come atto dovuto, e ha disposto l’autopsia sulla salma della donna niscemese, posta sotto sequestro insieme a tutte le cartelle cliniche, per accertare l’esatta causa del decesso ed eventuali responsabilità da parte dei dottori che l’hanno avuta in cura negli ospedali di Caltagirone, Ragusa e Vittoria. Silvana Perticone è morta in circostanze da chiarire mercoledì 21 febbraio all’ospedale di Vittoria dopo che per due volte i suoi familiari l’avevano condotta all’ospedale Gravina di Caltagirone in preda a forti dolori intestinali e vomito. Qui i medici per due volte l’hanno dimessa con una cura domiciliare che non ha sortito alcun effetto. Giunta al pronto soccorso del Guzzardi di Vittoria, dopo le prime visite è stata indirizzata al Giovanni Paolo II di Ragusa per una Tac, che in quel momento a Vittoria non funzionava. L’esame ha dato esiti allarmanti. La donna presentava già una necrosi intestinale, è stata riportata a Vittoria e operata d’urgenza ma il giorno dopo è deceduta. I familiari hanno presentato denuncia ai carabinieri di Vittoria, chiedendo all’autorità giudiziaria di accertare i fatti e affidandosi all’avv. Alfredo Vinciguerra dello Studio3A. La dott.ssa Monica Monego ha aperto un fascicolo e sottoposto a indagine, come detto, 4 medici: quello dell’ospedale di Caltagirone che l’ha dimessa e tre chirurghi, uno del Gravina di Caltagirone e due dei nosocomi iblei. Inoltre, il Sostituto procuratore ha ordinato l’esame autoptico e conferirà l’incarico sabato a due consulenti tecnici d’ufficio, il medico legale dott. Walter Di Mauro e il chirurgo Professor Giovanni Trombatore. L’ASP di Catania ha fatto sapere di aver avviato un’indagine interna e sta procedendo con le verifiche, quella di Ragusa invece no.
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