PORTO EMPEDOCLE - NAUFRAGIO DI LAMPEDUSA, SBARCATE 10 BARE

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Sono sbarcate a Porto Empedocle 10 delle 23 salme recuperate mercoledì 13 agosto dopo il doppio naufragio verificatosi a 14 miglia da Lampedusa. Quello di stamani è il secondo trasferimento dei feretri delle vittime. Al momento, alla camera mortuaria della maggiore delle isole Pelagie sono rimaste tre bare. Fra le salme trasferite oggi 5 sono di profughi non identificati né dai sopravvissuti, né dai familiari che ieri sono stati in Questura e che hanno potuto vedere le fotografie di chi ha perso la vita. Ad altri 5 è stato possibile, invece, dare un nome: si tratta di un egiziano di 20 anni, due somali di 17 e 25 anni, una somala di 30, ed una etiope di 21 anni. Dopo una breve cerimonia religiosa sulla banchina di Porto Empedocle, alla presenza delle istituzioni di Agrigento, le bare verranno trasferite una nel cimitero di Ribera, 2 a Campobello di Licata, 2 a Santo Stefano Quisquina, 2 a Villafranca Sicula, 2 a Santa Margherita di Belìce e una a Calamònaci. “Le persone non sono codici, non sono numeri. E come è già accaduto in passato, anche questa volta non abbiamo esitato un attimo a dare alla Prefettura la disponibilità dell’amministrazione comunale di Santo Stefano Quisquina per tumulare nel nostro cimitero due salme” ha detto il sindaco Francesco Cacciatore, che non è andato a Porto Empedocle ed è rimasto a Santo Stefano Quisquina per organizzare una piccola cerimonia funebre all’arrivo dei feretri di due tra le vittime del doppio naufragio. “L’augurio, che faccio al mondo, è che mai più in futuro possiamo trovarci davanti a queste bare, a queste morti che avrebbero potuto essere evitate” ha commentato.

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