VILLAGRAZIA DI CARINI - OMICIDIO AGOSTINO, SLITTA LA SENTENZA

di Katjuscia Carpentieri
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“Noi familiari dobbiamo aspettare ancora, con la stessa angoscia che ci portiamo dietro da più di 35 anni. Ci auguriamo che i giudici con questa proroga decidano adeguatamente e condannino definitivamente colui che ha ucciso brutalmente i miei zii”. Sono le parole di Nino Morana, nipote di Vincenzo Agostino, dopo la decisione della prima sezione della Cassazione di rinviare al 30 gennaio la decisione sul processo per l’omicidio dell’agente di polizia Nino Agostino e della moglie, Ida Castelluccio uccisi il 5 agosto 1989 a Villagrazia di Carini nel palermitano. I giudici della Prima sezione penale della Suprema corte lo hanno comunicato in aula. Erano presenti il sostituto procuratore generale della Cassazione, Giuseppina Casella, l’avvocato della famiglia Agostino Fabio Repici e Nino Morana, nipote di Vincenzo Agostino, padre di Nino, morto lo scorso aprile.
Nell’udienza di ieri la procura generale ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo per il boss Antonino Madonia, di recente indagato dalla procura di Palermo anche per l’omicidio del presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella.
Il procedimento era iniziato molti anni dopo, grazie alla battaglia condotta dai genitori di Agostino, Augusta Schiera e Vincenzo Agostino, oggi entrambi scomparsi. Il padre, che non si tagliò più la barba, che portava bianca e folta, nè i capelli dal giorno del delitto, diventò un simbolo della lotta a Cosa nostra. L’avvocato Fabio Repici, legale della famiglia, ha sostenuto l’inammissibilità del ricorso. (ANSA).

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