È stata interrogata la donna una 50enne di Macerata che ha accoltellato uccidendo Giovanni Anguzza, 65 anni, con cui aveva una relazione. “Ha provato a violentarmi e mi sono difesa” ha dichiarato alla polizia. Le telecamere di sorveglianza hanno registrato i movimenti dell’uomo intorno alle 5 del mattino davanti al b&b dove aveva passato la notte con la donna in via Catito, a pochi passi dal palazzo di Giustizia. Si vede uscire l’uomo barcollando prima di accasciarsi. Trasportato in ospedale è morto poche ore dopo, i medici hanno fatto di tutto per salvarlo lo avevano sottoposto anche ad un intervento chirurgico. Rintracciata la donna, una cinquantenne italiana, ha riferito di essere stata vittima di un tentativo di violenza. Una vicenda su cui restano molti dubbi soprattutto sulla dinamica dell’omicidio, le indagini sono della polizia di stato. Anguzza, in un primo momento, aveva cercato di sviare le indagini affermando di essere stato colpito da un magrebino, ma le immagini hanno smentito la sua versione. Secondo la ricostruzione della polizia, ci sarebbe stata una violenta lite all’interno del b&b tra Anguzza e la donna che ha afferrato un coltello da cucina colpendolo. La donna viveva nella struttura ricettiva ed ha dichiarato agli agenti di aver agito per difesa e di essere stata più volte minacciata e maltrattata da Anguzza. Adesso la polizia sta indagando anche sul passato della coppia per capire se ci siano precedenti segnalazioni di violenze. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Gabriele Paci
TRAPANI - OMICIDIO ANGUZZA, INTERROGATA L’AMANTE
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