Si è avvalso della facoltà di non rispondere, di fronte al gip, Giacomo Frasconà Filaro, il 20enne accusato di avere ucciso per errore, con un colpo di pistola il sedicenne Giuseppe Di Dio, a Capizzi. Il 20enne ha solo fatto una laconica dichiarazione spontanea per scagionare il padre Antonio e il fratello Mario, ha detto loro non c’entrano niente, non sapevano nulla. L’interrogatorio si è svolto nella casa circondariale di Enna Luigi Bodenza davanti al Gip del tribunale di Enna Zelia Futura Maimone e al pm Salvatore Interlandi.
Hanno invece risposto alle domande il padre del presunto assassino, Antonio, e il fratello Mario che hanno raccontato la loro versione dei fatti contestata dal pm sulla base delle dichiarazioni della moglie e madre degli indagato, Grazia Schillirò già interrogata dai carabinieri, Hanno raccontato di essere stati informati al telefono da un amico di Giacomo delle sue intenzioni e volevano fermarlo per inpedirgli di fare un errore. Non sapevano che fosse armato e non conoscevano le sue intenzioni quando l’hanno lasciato davanti al bar.
Il Gip di enna ha accolto la richiesta della procura e i tre restano in carcere confermando i fermi e disponendo la custodia cautelare in carcere
Giacomo Frasconà Filaro è accusato di omicidio aggravato e di tentato omicidio per il ferimento di un 22enne.
Intanto nel pomeriggio l’autopsia sul corpo di Giuseppe Di Dio.
CAPIZZI - OMICIDIO, RESTANO IN CARCERE I 3 INDAGATI
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