Nell’ambito dell’operazione antidroga Capinera, carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza cautelare che dispone gli arresti domiciliari con l’uso del braccialetto elettronico nei confronti di sette persone accusate di spaccio di sostanze stupefacenti, e in particolare di crack e cocaina. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia Etnea, aveva già consentito di eseguire otto arresti per traffico di sostanze stupefacenti e di individuare e smantellare una fiorente piazza di spaccio nel quartiere Librino, attiva in via Capinera, da cui l’operazione prende il nome.
Le indagini hanno portato alla luce un sodalizio criminale strutturato e gerarchicamente organizzato, con compiti ben definiti. Due persone si sarebbero occupati della custodia di cocaina e crack, cinque altri avrebbero operato come corrieri, incaricati del trasporto della droga fino all’abitazione del promotore, dove la sostanza veniva stoccata, suddivisa e venduta al dettaglio. Il promotore del gruppo, un 31enne già sottoposto agli arresti domiciliari, avrebbe allestito nella propria abitazione un vero e proprio “supermarket della droga”,
Durante le indagini i carabinieri hanno anche eseguito 10 arresti in flagranza di reato, denunciato 16 persone a piede libero, sequestrato oltre mezzo chilo di cocaina e crack.
CATANIA - OPERAZIONE “CAPINERA”, ALTRI 7 ARRESTI
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