Si trova ancora nell’obitorio del cimitero di Palagonia la salma del piccolo Simone Lagona, il 12enne travolto e ucciso da un’auto sabato pomeriggio mentre, a bordo di un monopattino elettrico, insieme ad un amico si trovava in via Garibaldi, non molto distante da casa. Le indagini per ricostruire quanto accaduto sono condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltagirone. L’autopsia non è stata ancora fissata. L’impatto fra i due mezzi è stato molto violento, e le condizioni di Simone sono apparse subito disperate ai soccorritori giunti poco dopo. Troppo gravi, soprattutto, le ferite alla testa. Sul posto è arrivato anche l’elisoccorso, ma per lui non c’è stato nulla da fare. L’amico, invece, è stato trasferito al policlinico di Catania dove si trova ricoverato, e le sue condizioni sono in miglioramento. Gli inquirenti stanno cercando di capire se nella zona vi siano telecamere di videosorveglianza che possano aver ripreso le drammatiche fasi dell’incidente. Il conducente dell’auto è anch’egli di Palagonia e i militari stanno conducendo su di lui tutti gli esami del caso. L’uomo avrebbe comunque fornito la propria versione dei fatti. Auto e monopattino sono stati sequestrati. La famiglia Lagona si è affidata all’avv. Carmelo Coco. Poichè la salma non è stata ancora restituita alla famiglia, la data dei funerali non è stata ancora fissata, ma per quel giorno il Comune di Palagonia ha già proclamato il lutto cittadino. Simone aveva due gemelli, un maschio e una femmina, frequentava la seconda media a Palagonia e chi lo conosceva lo ricorda come un ragazzino “energico, solare e dolcissimo”. La mamma è originaria di Scicli, e anche nel comune ibleo si piange ora per questa giovane vita spezzata e la sua famiglia distrutta dal dolore.
PALAGONIA - PER SIMONE SARA’ LUTTO CITTADINO
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