Truffe telefoniche con false chiamate, alcune anche con il numero della questura di Catania.
Si tratta di un nuovo tentativo di raggiro su cui la Polizia Postale indaga e per il quale chiede ai cittadini massima attenzione.
Succede – come spiega il dirigente della Polizia Postale della Sicilia Orientale Marcello La Bella – che i truffatori alterano l’utenza telefonica del chiamante in modo da far visualizzare sul display dei cellulari del destinatario il numero di una banca o addirittura della Questura di Catania per acquistare credibilità e generare fiducia in coloro che ricevono la telefonata. Tutto per ottenere denaro. Già alla polizia postale sono arrivate alcune segnalazioni.
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Un catanese si è rivolto agli uffici della Polizia di Stato denunciando di aver ricevuto diverse telefonate con richieste di denaro con numero telefonico della Questura: i truffatori chiedevano i pagamenti fornendo anche un Iban. Ecco perché – dice il dottor La Bella – serve prudenza anche perché la polizia non chiederà mai dati bancari o soldi, soprattutto non vengono chiesti bonifici istantanei
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Tutti consigli che fanno parte anche della campagna informativa “Insieme, per la sicurezza”, promossa dalla Questura di Catania con la specifica finalità di prevenire furti, truffe e rapine,