Sono venute meno “le esigenze cautelari”, pertanto sono stati rimessi in libertà i 4 medici e gli altri 5 indagati nell’ambito dell’indagine “Vasi Comunicanti” che il 4 luglio scorso ha scoperchiato un presunto sistema di corruzione relativo alla fornitura di stent, apparecchiature utilizzate in cardiologia. Gli indagati sono accusati a vario titolo in concorso di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Il Il Gip di Catania ha revocato le misure cautelari nei confronti di quattro professori, i direttori di Uoc e dipartimenti di Cardiologia dei Policlinici universitari di Catania (Corrado Tamburino) e Messina (Antonio Micari) e dei poli ospedalieri di Siracusa (Marco Contarini) e Ragusa (Antonino Nicosia), membri di un Comitato medico-scientifico del progetto Sicilian Cardiovasculary Academy. In libertà pure i referenti delle aziende distributrici dei presidi medici ed il provider che organizzava i congressi medici. Secondo l’accusa, il meccanismo illecito è filtrato attraverso le sponsorizzazioni a sponsorizzazioni dei loro eventi medici per poi ricambiare con l’acquisto delle apparecchiature, rivendute alla sanità pubblica a prezzi più elevati rispetto al regolameto consip, società che si occupa delle gare per conto del ministero all economia.
INCHIESTA SANITA' - REVOCATE MISURE CAUTELARI
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