E’ critica la situazione al canile di Palermo, dove solo grazie all’intervento delle guardie zoofile dell’Oipa si è evitata una seconda tragedia, dopo quella dello scorso 20 novembre, quando una cagnolina è morta sbranata durante una rissa. Proprio su questo grave episodio l’Ufficio legale dell’associazione ha ora presentato istanza di accesso agli atti al Comune di Palermo e ha formalizzato una denuncia alla Procura della Repubblica, contestando i reati di uccisione di animali e detenzione incompatibile. Alla Procura si è rivolta anche la coordinatrice regionale delle guardie Oipa della Sicilia, Ornella Speciale, con una comunicazione di notizia di reato. “A quanto appreso da un testimone e dai volontari presenti, il decesso poteva essere evitato se gli operatori della struttura intervenivano tempestivamente – dichiara – Quel che abbiamo rilevato è che nella gestione del canile vi sono inadempienze e omissioni da accertare nelle opportune sedi”. Il canile municipale di Palermo è gestito da una ditta esterna incaricata dal Comune, mentre la gestione sanitaria fa capo all’Asp. «Questi ultimi due episodi evidenziano come la negligenza possa essere causa di morte e ferimento dei poveri quattrozampe ospiti della struttura» continua Ornella Speciale che si chiede chi abbia inserito i cani nel box senza verificare prima la loro compatibilità. «Evidentemente vi è una mancata coordinazione dei ruoli che rende inefficiente il servizio. La cagnolina è morta per non essere stata soccorsa in tempo, dopodiché non sono stati presi i dovuti immediati provvedimenti». Ora le carte passano alla Procura, sperando sia fatta giustizia e che tali episodi non si verifichino più, conclude l’Oipa.
PALERMO - RISSE IN CANILE, INTERVENTO DELL’OIPA
43