APPALTI TRUCCATI - ROMANO RESPINGE ACCUSE, “CANEA CONTRO DI ME”

Saverio Romano si difende e parla di “Canea”, nel giorno in cui è in procura in palermo per l’interrogatorio preventivo davanti al giudice per le indagini preliminari che dovrà stabilire se accogliere la richiesta dei magistrati inquirenti degli arresti domiciliari per 18 indagati per le accuse di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione, lamentando una vera e propria “canea che si è abbattuta nei miei confronti” attraverso i media. “Avete visto la canea che si è abbattuta nei miei confronti? Il magistrato fa il suo lavoro e la legge consente lo svelamento di alcuni fatti. Ma non credo sia normale che il mondo intero sappia di contestazioni che a mio avviso dovevano essere blindate,” ha dichiarato Romano prima di entrare. Il leader di Noi Moderati ha sostenuto che l’attenzione mediatica ha già prodotto una “sentenza di condanna irrevocabile”, e ha espresso forti dubbi sul funzionamento del sistema giudiziario, ponendo il tema delle custodie cautelari e della riforma della giustizia. “È palese che qualcosa non funzioni. Io sono una delle personalità che più si è esposta per cambiare il sistema,” ha aggiunto, vedendo nella vicenda l’inizio di una “campagna referendaria” per la riforma. L’accusa specifica a carico di Romano e Cuffaro riguarda la presunta manipolazione di un appalto bandito dall’Asp di Siracusa, al cui vertice sarebbe stato collocato, su pressione di Romano, il manager Alessandro Maria Caltagirone, anch’egli tra gli indagati sentiti oggi. Tra i primi a essere interrogati c’è stato il manager della Sanità Roberto Colletti, accusato di aver truccato un concorso per 15 posti di operatore sanitario (OSS) all’ospedale Villa Sofia per favorire candidati vicini a Cuffaro. Il legale di Colletti, l’avvocato Giuseppe Di Stefano, ha chiarito: “Non c’è stato alcun patto corruttivo.” L’avvocato ha minimizzato il rapporto tra Colletti e Cuffaro, definendola una semplice “conoscenza” risalente a oltre 50 anni fa. Gli interrogatori proseguiranno domani, venerdì, con Salvatore Cuffaro e altri indagati chiave.