POZZALLO - SALMA ALLA FAMIGLIA, INDAGATI PER ATTO DOVUTO

di Viviana Sammito
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Tornerà nella sua terra natìa la salma del 36enen albanese, consegnata stamattina alla famiglia. il medico legale ha accertato che l’operaio è morto schiacciato dal braccio della betoniera che ha ceduto centrandolo in pieno mentre stava dirigendo il tubo per orientare il calcestruzzo in un solaio in un cantiere edile per la costruzione di un immobile di tre piano in via vittorio veneto a pozzallo. Il 36enne lascia la moglie e due figli piccoli. Unatragedia che si è consumata nel luogo di lavoro: nel luogo dove aveva riposto le speranze per il suo futuro e dei suoi bambini. Per atto dovuto, e quondi per eseguire tutti gli accertamenti tecnici sulla betoniera e sul luogo dell’incidente, saranno probabilmente iscritti nel registro degli indagati l’autista e il titolare della ditta di calcestruzzi: lo spresal dovrà accertare se il mezzo aveva in regola tutte la docuentazione su manutenzione e omologazione. L’edilizia siciliana è scossa da un nuovo, drammatico incidente mortale sul lavoro avvenuto ieri a Pozzallo. La Cgil di Ragusa e la categoria degli edili Fillea hanno espresso profondo cordoglio e denunciato con forza l’ennesimo “operaicidio”. È impossibile rassegnarsi a queste morti», dichiara Salvatore Tavolino, Segretario Generale della Fillea Cgil Ragusa. Il sindacalista respinge l’idea di fatalità: «Quando si muore sul lavoro, significa che una o più condizioni non hanno garantito sicurezza. Questi interrogativi devono avere risposte, subito.» Giuseppe Roccuzzo, Segretario Generale della Cgil Ragusa, pone l’accento sulla situazione nazionale, descritta con cifre da “guerra civile”. La cgil ha cbiesto I due investimenti, controlli, formazione e una cultura della sicurezza che sia prioritaria e non subordinata a logiche di risparmio o velocità nei cantieri. Anche la Uil e la Feneal-Uil Sicilia si uniscono al dolore e chiedono chiarezza immediata sui fatti, ricordando che nell’incidente è rimasto ferito anche un altro operaio.La Uil torna a chiedere l’introduzione di un reato specifico nel Codice penale: l’omicidio sul lavoro. Le organizzazioni sottolineano l’urgenza di più formazione, prevenzione e controlli, specialmente nei “tantissimi microcantieri spesso fuori controllo”.

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